Fura dels baus,

Il collettivo La Fura dels baus è nato come cooperativa rurale nel 1979. Si sono rivelati nel 1983 al festival di Sitges con Azioni (Accions), un insieme di momenti scenici isolati che formavano uno spettacolo-collage. La struttura si ripeterà anche negli spettacoli successivi caratterizzati dall’assenza del linguaggio verbale e di una chiara e coerente linea drammaturgica (sostituita da frammentazione, giustapposizione, ripetizione), dalla ricerca di un forte impatto visivo e sensoriale, dall’uso di materiali concreti e attrezzatura tecnica, da una grande energia fisica, che spesso sfiora la violenza. Lo spazio scenico molteplice e che lo spettatore non può controllare nella sua totalità, trovandosi spesso in una situazione di insicurezza, costituisce l’asse portante delle loro costruzioni sceniche. In Suz-O-Suz (1986) è la musica il filo conduttore, mentre in Tier Mon (1988) sono la violenza e la guerra in un mondo orwelliano a costituire la cifra dello spettacolo. Noun (1990), nonostante il grande spiegamento di mezzi tecnici, batterie di televisori, luci e suoni assordanti, riusciva a trasmettere allo spettatore solo una angosciante sensazione di caos. Più riuscito lo spettacolo seguente, MTM (1994), nel quale emerge più chiaramente il nucleo tematico originario ispirato alla teoria della catastrofe di René Thom. MTM è il primo lavoro in cui viene incorporata la parola, con esito poco felice, secondo la maggioranza dei critici. Nella stessa linea è Hubris, presentato ad Almeria nel 1996.