Fuchs

I suoi numerosi lavori, scritti per la maggior parte tra il 1890 e il 1914, testimoniano il suo eclettismo e la sua pluridisciplinarietà. Oltre alla sua produzione critica, Georg Fuchs cura adattamenti di Shakespeare e di Calderón ed elabora dei progetti per la scena dove la musica è spesso una componente di primo piano. Alcuni esempi sono Amore (Liebe 1893), tragedia in un atto con musica di Anton Beer e Das Tanzlegendchen (1908), uno spettacolo coreografico ispirato a Gottfried Keller con musica di Hermann Bischoff. La ricerca di Georg Fuchs è volta a un teatro di comunione spirituale tra attori e spettatori nel quale il ritmo e la musicalità siano elementi fondamentali. Sulla linea dell’eredità del dramma wagneriano e del mistero medioevale, assieme all’architetto P. Berens crea, per l’inaugurazione di un’esposizione a Darmstadt nel 1901, la cerimonia mistico-religiosa Il segno (Das Zeichen). Tra i progetti più significativi realizzati da F. va inoltre ricordato Il teatro dell’avvenire (1904) dove, in una dimensione ludica, viene esaltata l’estetica del corpo ed evitata ogni tendenza illusionistica. A partire dal 1908 Georg Fuchs dirige il Teatro d’Arte a Monaco, costruito dall’architetto wagneriano Max Littmann. Qui concepisce una delle sue opere teoriche più importanti: La rivoluzione del teatro (1909), per la quale può essere annoverato tra i grandi teorici della scena dell’inizio del secolo.