Fosse

Bob Fosse è stato una delle maggiori figure nel campo dello spettacolo americano. Ballerino, coreografo, poi regista-coreografo e regista tout court, il suo apporto al mondo del musical, e del balletto al musical connesso, è fondamentale per invenzione coreografica, per aver scoperto, formato e valorizzato grandi talenti, per un percorso artistico di continuo perfezionamento in un torrenziale flusso di idee. F. non ha mai avuto una formazione classica: la sua scuola è stata il vaudeville che, come una scuola regolare, ha cominciato a frequentare all’età di sei anni, suo padre era un entertainer di night-club, sicché a tredici si esibiva con un compagno (Charles Grass) in un numero chiamato `The Riff Brothers’. A diciassette anni è riuscito, bene o male, a fare gli studi e tenta di arruolarsi in Marina (la Seconda guerra mondiale sta finendo). A vent’anni, nel 1947, sposa Mary Ann Niles, ballerina, e con lei si esibisce sempre nel circuito dei night-club. Insieme hanno partecipato a due spettacoli musicali, nella compagnia di giro, Call Me Mister e Make Mine Manhattan (entrambi 1948). Nel 1950, sempre con Mary Ann, è a Broadway, nella chorus line di Dance Me A Song. La star è Joan McCracken, che sarà nel 1951 la seconda moglie di F. Nel 1952 è sostituto di Harold Lang per una ripresa di Pal Joey ; ne sarà il protagonista in tournée. Nel 1953 è a Hollywood, dove gira tre film in un anno con ruoli sempre più piccoli: Give A Girl A Break (regia di Stanley Donen), The Affair of Tobie Gillis e infine Kiss Me Kate (di Cole Porter, regia di George Sidney); in questo film, per la prima volta, F. si misura con una coreografia (per lui e Carlon Haney, durata 48 secondi) e scopre definitivamente la sua vocazione. La prima coreografia a Hollywood è My Sister Eileen (1953), la prima coreografia a Broadway è The Pajam Game (1954) ed è premiata con Tony Award; nel 1957 ne curerà la coreografia cinematografica. 1955: coreografia di Damn Yankees a Broadway (versione per il cinema nel 1958) che segna il fondamentale incontro con Gwen Verdon, ballerina insigne e poi terza moglie di Fosse. A Broadway, coreografie di Bells Are Ringing (1956) e New Girl in Town (1957). Nel 1959, per la prima volta regia e coreografia di Little Me . Il 1965 fa registrare a F. l’unico vero fiasco della sua carriera: Pleasures and Palaces di Frank Loesser chiude prima di arrivare a Broadway. L’anno seguente, 1966, Sweet Charity , tratto da Le notti di Cabiria di Federico Fellini, è un trionfo con due anni di repliche (Fosse è regista e coreografo), mentre la riduzione cinematografica (1969), da lui diretta, non convince anche se il film diventerà più tardi un `cult’.

Cabaret (1972) è il film più celebre di Fosse e il suo massimo successo; nonché ‘il film’ di Liza Minnelli; con lei Fosse, sempre regista e coreografo, creerà uno special televisivo Liza with a Z , sempre nel ’72 e, nello stesso anno, mette in scena a Broadway, Pippin : 1.944 repliche. Il progetto seguente di Fosse è un film non musicale, Lenny , dedicato a Lenny Bruce, con uno strepitoso Dustin Hoffmann che uscirà trionfalmente nel ’74. Nel 1975 arriva a Broadway Chicago (regia, coreografia, e co-librettista): più di tre anni di repliche. In effetti è ancora presente quando a Broadway debutta il mirabile, fantastico Dancin’ , un continuum di numeri di danza non collegati da un libretto: 1.774 repliche. Nel 1979 F. celebra la sua apoteosi e il suo prematuro quanto spettacolare funerale in un film che risultò difficile alla prima visione, ma guadagna ad essere rivisto: All That Jazz . Il film contiene la coreografia capolavoro di F. per il cinema: il numero Airotica . Ancora un film nella biografia di F.: il cupo Star 80 (1982), film non musicale, e poi il suo ultimo intervento a Broadway. Big Deal , spettacolo straordinario piaciuto a pochissimi (settanta repliche!) che va in scena a Broadway il 10 aprile 1987. Nel 1985 c’è stato un revival di Sweet Charity con Debbie Allen nel ruolo del titolo; per il tour nazionale il ruolo fu ripreso da Donna McKechnie, che lo interpretava a Washington il giorno in cui Fosse morì di infarto.