Fortuny

Figlio del noto pittore omonimo, si dedicò in particolare alla scenotecnica e illuminotecnica teatrale. Famosa è la creazione della cupola Fortuny elemento innovativo nella messinscena (ideata per dare l’illusione ottica della volta celeste). A Parigi nel 1902 venne costruito il primo modello allestita poi nel 1906 al Théâtre de l’Avenue Bosquet. In seguito venne perfezionata mediante un sistema pieghevole pneumatico (Berlino, Krolloper 1907). Alla Scala di Milano la cupola fu introdotta nel 1922. F. ideò una cupola smontabile per gli spettacoli del Carro di Tespi. Di F. si ricordano i progetti per edifici teatrali, sale da concerto ed un edificio teatrale all’aperto simile all’Olimpico di Vicenza. Durante la sua attività si dedicò alla decorazione di stoffe, applicando inediti sistemi di tintura di stamperia e di plissettatura di tessuti, aprendo a Venezia nel 1919 una fabbrica. Della sua attività di scenografo ricordiamo le scene per La vida breve di Falla (Scala 1934) e I maestri cantori di Wagner (Roma, Teatro dell’Opera 1931), concepiti con una concezione scenografica verista e una suggestiva ricerca luministica.