Fleisser

Studia scienze teatrali e germanistica a Monaco e nello stesso tempo compone le sue prime opere letterarie. Conosce Feuchtwanger e Brecht, il quale nel 1926 la incoraggia a far rappresentare Purgatorio ad Ingolstadt (Fegefeuer in Ingolstadt), opera teatrale sulla repressione e le coercizioni nella provincia, in cui i personaggi parlano una lingua che è espressione delle loro deformazioni psichiche. Il 1928 è l’anno di Pionieri ad Ingolstadt , che fa scandalo a Berlino. Durante il nazismo subisce forti limitazioni nel suo lavoro di scrittrice. Si sposa con un grossista di tabacchi e si rifugia in una vita ritirata che in parte ripercorre nel suo libro di racconti Avanguardia (1963). Nel dopoguerra opere come Karl Stuart (1946) o La forte schiatta (Der starke Stamm, 1950) non hanno molto successo. Tra il 1968 e il 1971 viene riscoperta per merito di Fassbinder, Kroetz e Sperr, che vedono nei suoi lavori l’anticipazione del loro stesso modo critico di fare teatro per cambiare la società. Oltre alle opere teatrali ha scritto numerosi saggi, romanzi e racconti. Alfred Kerr ha detto di F.: «Tutto in lei è serrato come in un pugno».