Finney

Esordì al Birmingham Repertory Theatre con Macbeth e Enrico IV di Shakespeare, di cui interpretò anche Re Lear con la regia di C. Laughton. Nel 1960 si fece notare a Londra in Billy il bugiardo di Hall-Waterhouse e l’anno dopo nel Lutero di Osborne. Nel 1965 recitò in L’ultimo addio di Armstrong di Arden per il festival di Chichester, e nel 1966 in Black Comedy di P. Shaffer. Interessanti sono anche le sue performance cinematografiche all’interno del `free cinema’ inglese: Sabato sera e domenica mattina (1960) a fianco di R. Roberts e Tom Jones di T. Richardson. Sono seguiti Due per la strada (1967), La più bella storia di Dickens (1970), Gumshoe (1971), Assassinio sull’Orient Express (1974) di S. Lumet. Nel 1968 ha diretto e interpretato L’errore di vivere ( Charlie Bubbles ) con la sceneggiatura di S. Delaney, che ritrae una generazione insofferente con l’originalità e la vivacità che ben si adattano alle sue qualità di attore. All’Olivier Theatre di Peter Hall, con la sua regia, F. ha interpretato Tamerlano il Grande di Marlowe, con cui fu inaugurato il teatro (1976) e Amleto e Macbeth di Shakespeare.