Ferrieri

Ancor giovane, a soli venticinque anni, Enzo Ferrieri diede vita a Milano a un Centro di incontri con letterati e artisti italiani e stranieri di rinomanza nazionale, presto affiancato da una rivista, “Il Convegno”, che durò fino al 1940. A queste iniziative nel 1924 si aggiunse la nascita di un piccolo ma estremamente alacre teatro d’arte (Teatro del Convegno) di carattere preminentemente sperimentale, al quale peraltro si dovette la conoscenza di innumerevoli testi di qualità italiani e stranieri, di autori contemporanei o del passato. L’esperienza teatrale nella sala di via Carducci fu di breve durata, ma Ferrieri proseguì nel suo impegno di proporre lavori sconosciuti attraverso letture registiche antispettacolari. Due titoli importanti per tutti: L’uragano di Ostrovskij e Esuli di Joyce. Conclusa la fervida avventura del teatro del Convegno, Ferrieri continuò a dedicarsi al teatro curando regie per varie compagnie, poi, nel 1955, fondando la Compagnia delle Novità. Nel 1956, in altra sede e per cinque stagioni, diede vita al Nuovo Teatro del Convegno dove presentò fra l’altro Amleto di Bacchelli. Fu anche regista radiofonico e attraverso l’etere fece conoscere centinaia di lavori teatrali. Durante la sua innovativa parabola artistica, esercitò anche ampio esercizio critico. Molte delle sue recensioni vennero raccolte in Novità di teatro (1941). La sua esperienza di regista è riflessa invece nel volume Regia teatrale (1956). Si avvicinò anche alla televisione, presentando lavori di Saroyan e Géraldy. Fu tra i primi a far conoscere in Italia H. Pinter (Una notte fuori , Milano, 1959, protagonista P. Borboni).