Falconetti

Dopo gli studi di recitazione è scritturata dall’Odéon; debutta nel 1916 in ruoli minori in Charles II e Buckingham di Dumas. Nello stesso anno ottiene la sua prima parte di rilievo: è Vivette nell’ Arlésienne . Lasciato l’Odéon nel 1919, lavora in diversi teatri parigini finché nel 1924 viene scritturata dalla Comédie-Française, dove è Rosine nel Barbier de Séville di Beaumarchais e interpreta Bettine di De Musset. Il suo carattere difficile le costa il contratto con il prestigioso teatro; dal 1925 lavora per diverse realtà teatrali fino ai grandi successi del 1928 al teatro Sarah Bernhardt: La dame aux camélias e Lorenzaccio . Nello stesso anno C.T. Dreyer la vuole protagonista de La passion de Jeanne d’Arc , capolavoro del cinema muto, quasi totalmente composto da primi e primissimi piani, in cui F. può dare prova dell’ampiezza della sua gamma espressiva, esponendo, completamente rasata e priva di trucco, il suo volto vibrante, teso e quasi trasfigurato. Dirige per due stagioni (1929-30) all’Avenue, dove trionfa con Phèdre di Racine. Ritiratasi in Svizzera, F. ritorna a Parigi nel 1934 per una Jeanne d’Arc all’Odéon e per la parte di Andromaca in La guerra di Troia non si farà di Giraudoux (Athénée, 1935). Allo scoppio della guerra lascia la Svizzera, dove si era nuovamente stabilita, per Buenos Aires.