Duboc

Compie giovanissima i primi studi di danza classica e moderna a Aix-en-Provence, e nel 1972 apre una scuola di danza; in questi Ateliers de la danse passano fra gli altri Georges Appaix e Josette Baiz, definiti `les Aixois’. Qualche anno più tardi incontra Bernard Misrachi (cofondatore del gruppo `Dunes’) e contribuisce, nel 1975, alla nascita del festival di danza di Aix. Successivamente incontra Françoise Michèl (scenografa e `costruttrice’ di luci), si trasferisce a Parigi e crea la sua prima pièce, un lungo assolo di un’ora senza musica. Da allora le creazioni si succedono e sono essenzialmente progetti di strada. Nel 1983 con la Michèl fonda la compagnia Contre-jours e nel 1984 nasce il lavoro Avis de vent d’ouest, force 5 à 6 , in cui appaiono ormai fissati gli elementi di uno `stile Duboc’: uno stile molto raffinato, ben equilibrato, con una particolare dolcezza. Seguono Déambulation en le jardin béton , Une heure d’antenne , Détaills graphiques , Il est huit heures moins quatre exactement . Nel 1989, con la creazione a Châteauvallon di Insurrection , commissionato per il bicentenario della Rivoluzione francese, il suo percorso artistico subisce una svolta: il lavoro, per venti danzatori, sfugge a contenuti storici e aneddotici, esprimendo assai bene la rivolta dei corpi contro ogni rigida convenzione, alla conquista della loro libertà. Da allora D. cessa di essere considerata una sperimentatrice piuttosto marginale; nel 1989, insieme a Daniel Larrieu, partecipa alla prima serata dedicata dal balletto dell’Opéra di Parigi alla `jeune danse française’, acquisendo una sorta di consacrazione. Nel 1992 crea Projet de la matière . Risalgono al 1998, ancora per l’Opéra, Comédie (affettuoso omaggio al musical americano e all’età d’oro di Hollywood) e Rhapsody in Blue su musica di Gershwin. Dal 1990, a Belfort-Sochaux, dirige il Centre chorégraphique della Franca Contea.