Depero

I primi studi di scene e costumi di D. risalgono alla sintesi teatrale Colori , pubblicata nella seconda raccolta del Teatro futurista sintetico nel 1916, a cui fecero seguito i bozzetti per Mimismagia , un balletto mimico-acrobatico con costumi plastici in trasformazione. Nel 1916 D. progettava per i Ballets Russes di Diaghilev le scenografie di Le chant du rossignol di Stravinskij (la scena plastica e i trentacinque costumi plastico-mobili), la cui messa in scena venne in seguito annullata. Ma Diaghilev commissionò a D. altri lavori: la realizzazione dei costumi ideati da Picasso per Parade e le scene e i costumi per Le jardin féerique con le musiche di Ravel. Nel frattempo, D. concepiva nuove azioni sintetiche senza attori viventi e nel 1917 disegnò e costruì le marionette del Teatro Plastico andato in scena nel 1918 al Teatro dei Piccoli: i Balletti plastici , composto da cinque azioni con musiche di Casella, Lord Berners, Malipiero, Chemenov. Nel 1921, anno dell’allestimento del Cabaret del diavolo nei sotterranei di un hotel romano, disegnò le scene e i costumi del Piccolo Marat di Mascagni. La componente meccanicistica presente nelle sue creazioni si evidenzia nei tre costumi-locomotive creati in occasione della veglia futurista tenutasi nella casa dell’artista a Rovereto nel 1923, e trova pieno compimento nel balletto Anihccam del 3000 , rappresentato al Trianon di Milano nel 1924 dalla compagnia del Nuovo Teatro Futurista. Quello stesso anno, D. partecipava alla Esposizione internazionale di arte teatrale al Konzerthaus di Vienna con quindici bozzetti e nel 1926 alla International Theatre Exposition di New York. A New York D. incontrò Massine, e con lui collaborò a un balletto degli American Scketches: insieme idearono New Babel , che sintetizzava gli aspetti tecnologici e macchinistici della civiltà moderna in complessi scenari plastici in movimento ed effetti rumoristici; ma lo spettacolo non andò in scena e i bozzetti furono esposti alla Biennale di Venezia del 1932. L’attività di D. scenografo proseguì negli anni successivi in ambito teorico con dibattiti e manifestazioni.