Dei

Alfredo Polacci, fecondo autore di riviste, `inventò’ la coppia Riccardo Billi e Mario Riva nella rivista Settecolli , in scena a Roma nella stagione 1948-49. Nel cast, con i cantanti Achille Togliani e Giacomo Rondinella, figura la soubrette Diana Dei, moglie di Mario Riva. A fine stagione, la coppia Riva-Dei partecipa a Bada che ti mangio! di Galdieri, ultima rivista (ripresa poi anche nella stagione successiva) con Totò, che si concederà poi una lunga parentesi cinematografica. Nel cast, Isa Barzizza, Elena Giusti, la danzatrice classica Floria Torrigiani. Totò dice per la prima volta «Siamo uomini o caporali?», il finale è memorabile con fontane luminose che lanciano getti d’acqua colorata sino a cinque metri. Nella stagione 1951-52 la coppia Billi e Riva è al centro di una grande rivista, scritta da Marchesi e Metz: Alta tensione , prodotta da Errepì (Remigio Paone). Si dilata il ruolo di D., qui alla pari con Renata Negri e Flora Medini. Nella stagione successiva, stessi autori e stessa `ditta’ Billi-Riva in I fanatici , con D. e un’esordiente Franca Rame «di prorompente bellezza» nel ruolo di miss Cuneo. Dalla radio al palcoscenico: Garinei e Giovannini (più altri sette autori!) adattano per il teatro una popolare trasmissione radiofonica: Caccia al tesoro , con spettatori in scena come concorrenti e telefonate notturne a premi, in diretta, con Mario Riva ormai più `importante’ di Riccardo Billi. Nel cast, con D., c’erano la soubrette Lucy D’Albert, Gianni Agus, l’esordiente Alighiero Noschese in una particina. A Napoli, la prima ballerina Gilda Marino `perdette’ in scena il reggiseno: grande scalpore. Altri titoli di successo nel curriculum di D.: La granduchessa e i camerieri , 1955-56, con la Osiris e Billi e Riva, e Gli italiani sono fatti così , 1956-57. Qui fu protagonista di satire antifemministe: la D. era `tassinara’ e `manager’, tra lo sconcerto degli uomini che intonavano “La donna è solo donna”. Mario Riva morì a Verona, per incidente durante le prove di una trasmissione televisiva, nel 1960, e D. si ritirò dalle scene. Dotata di grazia e arguzia, ha saputo profondere le sue doti di simpatia e comunicativa tracciando una serie di figure sempre apprezzate da pubblico e critica. In teatro di prosa è stata una delle quattro regine (le altre erano Paola Borboni, Zora Velcova e Tina Lattanzi) in Lady Edoardo con Riccardo Reim, regia di A. Trionfo (1978) e ancora con Paola Borboni la sorella giovane in Tre civette sul comò , regia di F. Battistini (1982).