Degli Esposti

Interprete unica nel panorama teatrale italiano, definita da Eduardo De Filippo «questa è ‘o verbo nuovo» dopo che la vide recitare in Molly, cara (1979, l’ultimo monologo dell’ Ulisse di Joyce) diretta da I. Bassignano, che la consacrò al successo come la più particolare e significativa attrice nell’ambito dell’avanguardia. Con il suo viso scomposto e di una espressività singolare, quasi una maschera cubista, e un modo di stare in scena da duellante, è una figura di svolta nella classica galleria di interpreti della femminilità. Respinta all’Accademia, si afferma come prima attrice al Teatro stabile dell’Aquila ne La figlia di Iorio e in Antonio e Cleopatra ; ma i suoi esordi sono con Calenda, Proietti e Gazzolo al Teatro dei 101, dove tra l’altro interpreta un ruolo maschile in Dieci minuti a Buffalo di G. Grass. Con Molly, cara torna alle scene dopo due anni di pausa; seguono l’ Elettra di Hofmannsthal e Rosmersholm di Ibsen (1980, regia di M. Castri). Nello stesso anno esce anche il romanzo Storia di Piera di Dacia Maraini, che racconta la sua infanzia tragica. Lavora con E. Job, in Assolo di L. Codignola e La più forte di Strindberg. È con C. Bene nell’ Adelchi . In televisione appare con V. Cortese (nella parte della Duse) in Pas d’oubli pour mon coeur . E lavora anche con J. Beck del Living Theatre. Recita ne Lo zoo di vetro di Tennesse Williams. Uno spettacolo importante è Madre Coraggio con la regia di Calenda, con cui interpreta anche La musica dei ciechi e Prometeo (1994). In Stabat Mater di Antonio Tarantino, con la regia di Cherif, è una sorta di Madonna dei bassifondi (1995). Infine, nel 1996, è la travolgente interprete di Una indimenticabile serata di A. Campanile dove, diretta da Calenda, rivela la sua vis comica e surreale. Nel cinema ha lavorato con grandi registi: M. Ferreri in Storia di Piera , Il futuro è donna , G. Mees in La coda del diavolo , con cui vinse il Nastro d’argento, N. Moretti in Sogni d’oro , L. Wertmüller in Scherzo di luna e Metalmeccanico e parrucchiera… , i fratelli Taviani in Sotto il segno dello scorpione e Pasolini in Medea .