De Filippo

Titina De Filippo ha iniziato la sua attività con la compagnia di Eduardo Scarpetta, a fianco dei fratelli Eduardo e Peppino. I suoi interessi, nel tempo, si sono estesi ad altre attività, come quella della pittura e della scrittura teatrale, soprattutto in compagnia di Peppino, con il quale scrisse Quaranta, ma non li dimostra (1932), a cui seguirono: Amicizia ‘e frate (1929); Mariantonia e l’educazione (1929); Carlino si diverte (1930); Vih che m’ha combinato sorema (1930); La voce del sangue (1932); Una creatura senza difesa (1937, libero rifacimento dell’ Anniversario di Cechov). Nel 1929 sposò l’attore Pietro Carloni, dal cui matrimonio nacque il figlio Augusto, al quale, oltre che una monografia sulla madre, dobbiamo il recupero di tanto materiale raccolto nel Fondo Carloni e donato all’Università di Napoli. L’arte di Titina è nota per la sua immediatezza, oltre che per la naturalezza, qualità che l’accomunavano a Eduardo e Peppino. Anche Titina, come loro, non recitava, ma era tutt’uno col personaggio che interpretava. L’interpretazione di Filumena Marturano , anche grazie alla versione cinematografica, la rese famosa in tutto il mondo. A pochi, però, è nota la sua attività di scenografa, che mise a disposizione di Eduardo in spettacoli come Amicizia , I morti non fanno paura , Il successo del giorno . Debuttò nel cinema nel 1937, dove mostrò il medesimo talento che l’aveva fatta grande a teatro, e che la impegnò per un ventennio. Tra i film più noti a cui partecipò, si ricordano San Giovanni decollato (1942), Assunta Spina (1950), Napoli milionaria (1952), Marito e moglie (1952), Il tallone di Achille (1953), Non è vero… ma ci credo! (1953). Le sue ultime interpretazioni furono La fortuna di essere donna e I pappagalli (1956). Anche nel cinema, come in teatro, non nascose mai quel calore e quella partecipazione diretta che la resero inimitabile. In compagnia con Eduardo e Peppino, dovette spesso intervenire per riportare l’equilibrio indispensabile in una compagnia, dove è difficile controllare i grandi talenti.