Dario e Bario

e Manrico Meschi; Livorno 1880 – ivi 1962; Livorno 1881 – ivi 1974), clown. Il primo a intraprendere la professione è D., che nel 1895 forma una coppia con tale Gozzini e debutta come clown musicale al teatro Goldoni di Livorno. In seguito emigra in Francia dove trova lavoro come generico nel circo dei Fratelli Leonard. Comincia ad acquisire una certa notorietà dopo l’incontro con il partner Pierre Périer con il quale è ingaggiato, nel 1900, al Medrano di Parigi. In seguito forma un duo con L. Ceratto per una tournée in Sudamerica. Nel 1902, al ritorno in Europa chiama M. con sé per un breve ingaggio in Turchia, dopo il quale si separano. D. prova ad aprire un piccolo circo, ma senza fortuna; poi, nelle stagioni 1908-10 si riaccompagna a L. Ceratto per un ingaggio con gli impresari Gatti e Manetti. Dopo la prima guerra mondiale, Manrico fa coppia con Leandre per due anni di contratto al Medrano. In seguito cambia vari compagni e forma persino un trio, formazione abbastanza insolita per quei tempi, lanciata dai Fratellini. È nel 1919 che nasce il nome Dario e Bario e la coppia dei due fratelli acquista forma definitiva, così come lo stile della loro comicità: D. è un bianco con costumi bellissimi, il sopracciglio destro truccato con un sogghigno quasi satanico; B. (Manrico) l’augusto ubriaco, un po’ rozzo ma dalla comicità efficace. Le loro entrate comiche sono lunghe e ben costruite; fra queste, Ape dammi il miele viene ripresa da numerosissimi emuli. Con il nome di `Dario, Bario e compagnia’ la formazione si allarga, dapprima formando trii con vari compagni fra i quali Coco e Rhum, poi inserendo nel numero il figlio di D., Willy, e quelli di B., Nello, Freddy e Tosca, fatto che forse toglie qualcosa alla qualità delle esibizioni. Dopo la guerra e il ritiro di D. e B. Willy si associa con il clown Pipo, mentre Nello, Freddy e Tosca diventano danzatori eccentrici.