Collettivo

Alla fine degli anni ’70 la Compagnia del Collettivo, formata soprattutto da attori e registi provenienti dai centri e dai festival universitari, costituisce un nucleo omogeneo di grande interesse. La trilogia shakespeariana ( Amleto , 1979; Macbeth , 1980; Enrico IV , 1981), portata in tutto il mondo, rappresenta inequivocabilmente il manifesto di un nuovo teatro che, partendo dalla tradizione, crea una mitologia contemporanea entrando direttamente nei problemi della società: un teatro che si basa sulla recitazione quotidiana, dove l’attore, divenuto anche autore, abita la scena in sintonia con lo spettatore e con gli altri compagni di lavoro. Verso la metà degli anni ’80, decisa la stanzialità, il Collettivo diventa Teatro di Parma, primo organismo privato a gestione pubblica, e poi Teatro stabile di Parma (che prende in gestione il Teatro Due). Successivamente ampliato con altre strutture, ospita diverse stagioni e rassegne, tra cui il Teatro Festival di Parma, meeting europeo dell’attore che in più di quindici anni di attività ha portato in Italia tutto il grande teatro europeo.