Chauviré

Allieva della Zambelli e di Kniaseff all’Opéra di Parigi, venne scritturata nel corpo di ballo nel 1931. La sua carriera nel massimo teatro francese fu tuttavia piuttosto irregolare, quando non tempestosa: lo lasciò più volte per tentare esperienze diverse, in America e a Londra. Ciò nonostante, soprattutto all’Opéra è legata la sua fama e il suo percorso artistico, sia quale straordinaria interprete del repertorio classico sia in veste di memorabile protagonista di nuove creazioni, in particolare di Serge Lifar: ricordiamo Le roi nu (musica di J. Françaix, 1936) e David triomphant (musica di V. Rieti, 1937), ma specialmente Istar (musica di V. D’Indy, 1941), balletto di diciotto minuti in cui rimaneva praticamente sola in scena fin quasi alla fine. Non meno grande fu il successo riportato, nel 1947, con Mirages : era l’Ombra dell’uomo, il suo doppio freddo e spettrale. Anche fuori dell’Opéra interpretò importanti balletti ( Dramma per musica , L’Ecuyère ), creati espressamente per lei; tuttavia i suoi capolavori artistici restano le interpretazioni di Giselle , Il lago dei cigni e La morte del cigno . Nel 1949, dopo aver lasciato ancora una volta Palais Garnier, iniziò una carriera di grande étoile internazionale, esibendosi al Bol’šoj di Mosca, al Kirov di Leningrado, al Covent Garden di Londra, nonché alla Scala. Ritornata a Parigi nel 1954, nuovamente sulla ribalta dell’Opéra, segnò i suoi ruoli con grande sensibilità e un invidiabile gioco plastico. Lasciata la carriera quando la sua arte era ancora fulgida, per alcuni anni fu direttrice della scuola di ballo dell’Opéra; nel 1975 ha insegnato anche all’Accademia internazionale di danza di Varna. Prese parte anche ad alcuni film di balletto. Tra le più grandi ballerine del secolo, C. ha saputo rappresentare a lungo la tradizione classica in tutta la sua purezza. Del suo corpo fece una vera opera d’arte e, del personaggio interpretato, fu sempre pronta a curare ogni minimo dettaglio, ogni sfumatura, raffinando con il suo stile superiore anche il meno rilevante dei gesti.