Cederna

All’inizio Giuseppe Cederna è attratto dal mimo e dalla clownerie; nel 1977 fonda la compagnia Anfeclown, caratterizzata da un teatro in cui le doti fisiche dell’attore si collegano a una comicità surreale che, in stretto contatto con gli eventi di quegli anni, intende scavare anche nel sociale. Intanto lavora con il Teatro dell’Elfo (Sogno di una notte d’estate, 1981) e incomincia ad apparire in alcuni film (Enrico IV di Bellocchio, 1984; Fracchia contro Dracula, 1985), ma è con Salvatores che arriva al successo popolare (Marrakech Express, 1989; Mediterraneo, 1991). Sempre accattivante e misurato, alterna con grande coerenza il cinema con il teatro, dove lascia un segno tangibile della sua sensibilità con lo spettacolo La febbre (1995); partecipa anche ad allestimenti di tradizione come Il giardino dei ciliegi con G. Lavia (1996) e Il signor Puntila e il suo servo Matti con P. Micol (1998).