Cavalieri

Tra i migliori attori goldoniani del secolo. Dopo aver esordito diciannovenne nella compagnia Zoncada-Masi-Capodaglio, Gino Cavalieri passò quasi subito alla scena dialettale; lavorò per oltre un decennio con G. Giachetti, in varie formazioni, e nel 1931 all’Odeon di Milano formò la sua prima compagnia, presto scioltasi. Dopo aver recitato con T. Pavlova in parti comiche decise di ritornare in Veneto, che da quel momento abbandonò solo raramente; a Venezia creò una sua compagnia, alla quale si aggiunsero E. Baldanello (1939) e, nel dopoguerra, il fratello Gianni. La sua pittoresca vena di attor comico ebbe modo di brillare in spettacoli quali Le baruffe chiozzotte messe in scena da Simoni (1935), La putta onorata per la regia di Strehler (1950) e Il Saltuzza del Calmo allestito, ancora nel ’50, da Baseggio; altre memorabili interpretazioni furono quella de La casa nova (regia di Lodovici), di L’avaro (ancora con Baseggio) e il Carlo Gozzi di Simoni con la regia di E. Sabbatini, sempre nei primi anni ’50. C. portò le sue grandi doti di attor comico nel cinema (in particolare, Nina, non far la stupida , 1937) e si cimentò anche nella scrittura di lavori teatrali (Un giorno di sole , commedia messa in scena, a Padova e a Milano, da Baseggio nella stagione 1951-52).