Castorf

Dopo gli studi all’università Humboldt, dal 1976 al 79 Frank Castorf lavora come drammaturgo a Senftenberg, mettendo in scena alcuni atti unici di Brecht. Dopo il 1981 inizia a lavorare con un gruppo di attori e con gli scenografi H. Meyer e B. Neumann, dirigendo opere di Shakespeare, Müller, Ibsen e Brecht in diversi teatri della Rdt. Nel 1988 debutta come regista alla Volksbühne di Berlino Est con Il battello ubriaco di Paul Zech; nello stesso anno, al Deutsches Theater, dirige L’appartamento di Sojka e Paris, Paris da Bulgakov. Nel 1989, dopo la riunificazione, debutta sulle scene della Germania occidentale, a Colonia, con Amleto . In breve tempo si conquista fama di regista radicale e iconoclasta (anche nel suo rapporto con i testi classici), aperto all’improvvisazione nel lavoro con gli attori; è il caso de I masnadieri alla Volksbühne e di John Gabriel Borkmann al Deutsches Theater (1990). Dal 1992 è intendente alla Volksbühne di Berlino; qui ha come collaboratori il drammaturgo M. Lilienthal, gli scenografi Meyer e Neumann, il coreografo J. Kresnik e il regista C. Marthaler. Tra le sue numerose messe in scena, I tessitori di Hauptmann e Le mani sporche di Sartre (1998).