Castellucci

Fondatore nel 1981, insieme alla sorella Claudia e ai fratelli Chiara e Paolo Guidi, della Socìetas Raffaello Sanzio. La prima regia teatrale di Romeo Castellucci è quella di Santa Sofia – Teatro Khmer (1985), manifesto del teatro iconoclasta. Seguono nel 1990 Gilgamesh e nel ’91 Amleto – la veemente esteriorità della morte di un mollusco, opere che esprimono il carattere mitico del corpo dell’attore. Autore di scritti teorici, Castellucci opera con fantasia dissacratoria una radicale risignificazione del teatro secondo gli elementi della visione e della figura. In Amleto , testo chiave della compagnia, l’opposizione originaria del dubbio amletico viene negata e risolta successivamente in una coesistenza di essere e non essere. Nell’ Orestea di Eschilo del 1995 Castellucci compie un viaggio a ritroso verso le origini della nostra cultura e del teatro. In un impasto di materia organica e tecnologia avanzata le immagini sconvolgenti rievocano riti dionisiaci e recuperano tutti i protagonisti della favola arcaica. Con Giulio Cesare (1997), ultima produzione della Socìetas che porta la firma di Castellucci, si assiste a una riesumazione dell’ ars oratoria. La forza di questa messa in scena è quel la della retorica, arte della persuasione che resiste e sorpassa l’avvicendarsi del tempo.