capocomico

, assumendo a suo carico l’azienda della quale è responsabile legalmente, sia verso i suoi scritturati sia verso le imprese che gli forniscono i teatri. Sino a qualche decennio fa in Italia la maggior parte dei capocomici erano essi stessi attori di rango e direttori artistici della compagnia (è il caso del personaggio descritto da Pirandello nel 1921 in Sei personaggi in cerca d’autore ). E si trova proprio in questa doppia figura di artisti e imprenditori la ragione delle fortune dei più illustri attori d’un tempo, talvolta giunti all’agiatezza e più spesso vessati da precarie condizioni finanziarie. Gli odierni capocomici sono in genere enti, esercenti di teatro o persone che comunque esercitano l’impresa come un semplice atto di commercio.