Calabresi

Oreste Calabresi cominciò a recitare nella filodrammatica `P. Cossa’ a Roma. Dal 1881 lavorò con diverse compagnie come generico primario (Cesarina Ruta, Lollio, Salvini-Serafini). Ottenne rilevanti successi nella compagnia di comici Vitaliani, ma la vera e propria fortuna iniziò con Giovan Battista Marini accanto a Virginia Marini. In seguito fu con Francesco Garzes, Paladini e Zampieri (1895), Claudio Leigheb e Virginia Reiter (ricordiamo nel 1897 La gelosa di A. Bisson). Nel 1900, insieme a Virgilio Talli e Irma Gramatica, fondò una compagnia che per cinque anni fu tra le più in vista in Italia, spaziando in un vasto repertorio che comprendeva, oltre a opere di autori quali Verga e Giacosa, anche testi di nuovi autori italiani come C. Bertolazzi, R. Bracco e G. Rovetta. Nel 1906 fu in compagnia con Elisa Severi, nel 1909 direttore della Mariani-Calabresi e nel 1912 con la Calabresi-Sabbatini-Ferrero. Si distinse sia come attore drammatico che comico. Ricordiamo la sua più celebre interpretazione come Lazaro di Roio alla prima rappresentazione de La figlia di Iorio di D’Annunzio (1904).