Brenton

Le sue prime opere sono lontane da ogni schema naturalistico, i personaggi spesso caricaturali e fumettistici, moltissimi gli elementi surreali: Christie innamorato ( Christie in Love , 1969). Dopo la chiusura del Portable Theatre, B. iniziò a scrivere per il circuito ufficiale: Magnificenza (Magnificence, 1973) per il Royal Court, Brassneck (1974), scritto con Hare, The Churchill Play (sempre nel ’74), che si svolge in un campo di concentramento di un’immaginaria Inghilterra fascista del 1984. Nel 1976 rappresentò Armi di felicità (Weapons of Happiness) al National Theatre, rinunciando alla sperimentazione per attenersi a forme più convenzionali. Quindi, per il Joint Stock, Le colline di Epsom (Epsom Downs, 1977), sul Derby Day e, ancora per il National, I romani in Inghilterra (The Romains in Britain, 1980), un kolossal di sinistra dove viene stabilita un’ardua analogia tra gli inglesi di oggi in Ulster e i Romani oppressori dei Celti. Seguirono Il genio (The Genius, 1983), Pravda (1985), commedia grottesca sul mondo giornalistico scritta con Hare, e due testi scritti con Tariq Ali, Notti iraniane (Iranian Nights, 1989) e Mosca d’oro (Moscow Gold, 1990). Interessanti anche gli adattamenti: Misura per misura da Shakespeare (1972), Vita di Galilei da Brecht (1980) e La morte di Danton da Büchner (1982).