Bovio

Convinto sostenitore di un teatro d’arte in lingua napoletana, Libero Bovio esordisce con il bozzetto di ispirazione verista Malanova (1902). Entra nel repertorio dei maggiori attori napoletani e anche Scarpetta mette in scena Gente nosta (1907), una pièce dagli accenti cechoviani scritta in collaborazione con E. Murolo. Nel 1916 è titolare con Murolo, di una compagnia che porta al successo Vincenzella (1918) tratta da Vie de Bohème di H. Murger. Dopo l’insuccesso di La coda del diavolo (1921), tratta da Verga, B. dirada gli impegni teatrali e nel ’32 raccoglie in volume le sue opere drammatiche tra cui spiccano Pulecenella , ‘O prufessore e ‘O macchiettista. Di particolare rilievo è l’attività di canzonettista, divisa tra accenti malinconici (“‘O paese d”o sole”, “Signorinella”) e patetici slanci (“‘E ppentite”, “Pupatella”) che lo fanno prediligere da Pasquariello e Donnarumma. Considerato iniziatore della canzone drammatica, misto di canto e declamazione, influenza il repertorio della sceneggiata che ricava ‘O zappatore e Lacreme napulitane dalle sue omonime canzoni.