Bonfigli

Marina Bonfigli si diploma appena diciottenne all’Accademia d’arte drammatica ‘S. D’amico’ e inizia la sua carriera lavorando in compagnia. Mentre recita nel gruppo Gioi-Cimara conosce l’attore Paolo Ferrari con il quale si sposa nel 1956. Nel 1955 è Polly nell’ Opera da tre soldi diretta da Strehler e nel ’70 si lega alla compagnia Teatro Mobile di Giulio Bosetti che dopo la separazione da Ferrari sarà il suo compagno. Sempre nel ’70 partecipa a La battaglia di Lobositz di Peter Hacks con la regia di Guy Rétoré. Con Bosetti ha recitato in un’edizione del Don Giovanni di Molière (1975), in Tutto per bene di Pirandello, Assassinio nella Cattedrale di T.S. Eliot (1984) e in Enrico IV (1990). Ha lavorato anche con Dario Fo e Franca Rame e con Walter Chiari nella compagnia Senza Rete. In televisione è apparsa nella trasmissione Il Mattatore . Sono da ricordare, tra le tante altre interpretazioni: La coscienza di Zeno (1987) e La bottega del caffè (1991), sempre con la compagnia di Bosetti e L’avaro di Molière (1990, regia di Gianfranco De Bosio), La voce umana di J. Cocteau, La lezione di E. Ionesco (1991, regia dello stesso Bosetti). Ultimamente ha lavorato al Teatro stabile del Veneto recitando in Spettri di H. Ibsen (1993), Una delle ultime sere di Carnovale di Goldoni (1995, regia di Giuseppe Emiliani), La famiglia dell’antiquario (1994), Zeno e la cura del fumo (1994) di T. Kezich da I. Svevo e Il malato immaginario di Molière (1995).