Betrone

Dopo essere stato primattore con E. Novelli (1901-1908) e con V. Talli (1909-1921) recitò in compagnie proprie, e in `ditta’ con alcune delle più note attrici fra le due guerre (M. Melato, T. Pavlova, E. Gramatica, P. Borboni). Di forte temperamento drammatico, spinto fino all’irruenza, spaziò in un repertorio assai vasto. Tra i suoi successi, quelli riportati in Il beffardo di N. Berrini e nel Glauco di E.L. Morselli; fu inoltre l’interprete di Anfissa di Andreev e di La sonata a Kreutzer di Nozières, da Tolstoj. Fu Bruneri-Canella ne L’uomo n. 15 di E. Wool, ma recitò anche Rosso di San Secondo ( Il delirio dell’oste Bassà ) e D. Fabbri: Inquisizione fu l’ultima sua rappresentazione.