Bessegato

Paolo Bessegato frequenta la scuola del Piccolo Teatro di Milano. Dopo il diploma (1974) e dopo una breve esperienza di assistente alla regia di Giorgio Strehler e Dario Fo inizia l’attività di attore nel ’75 con la compagnia di Virginio Gazzolo. Alla fine degli anni ’70 è uno degli animatori del Teatro Uomo di Milano, un luogo di sperimentazione artistica e di impegno civile. Nel ’79, la sua prima opera come autore, Manuale di disoccupazione viene presentata al Club Brera, un piccolo spazio che, a Milano, è stato per qualche anno un centro di attività ricerca. La sua prima interpretazione importante è Tartufo (1981) con la regia di Mina Mezzadri al Centro Teatrale Bresciano. Qui stabilisce, dal 1985, una intensa collaborazione con il regista Nanni Garella per cui interpreterà Ricorda con rabbia di Osborne, Agamennone di Alfieri e, fuori dal Ctb, Ista laus e Didone abbandonata. Tra le altre interpretazioni, Alcesti nel 1992 con la regia di Walter Pagliaro; Adelchi nel ’93 con la regia di Mina Mezzadri; La morte civile nel ’94 diretta da Giuseppe Bertolucci, Ecuba ancora nel 1994 diretta da Massimo Castri, e nel 1996 Arlecchino servitore di due padroni con la regia di Nanni Garella accanto a A. Haber. Come regista e interprete firma alcuni recital poetici: Uccellino meschino di Giancarlo Majorino nel ’78; Gli sguardi, i fatti e senhal di Andrea Zanzotto nel 1980; Fuochi incrociati di Antonio Porta nel 1984; Villon di Roberto Mussapi nel 1990 e Bibbiù di Achille Platto nel 1996, solo come regista. Al teatro alterna l’attività di attore in tv, nella musica e nel cinema.