Benedetti

Diplomata all’Accademia d’arte drammatica `S. D’Amico’ debutta nel coro dell’ Ifigenia in Tauride diretto da Costa con Lilla Brignone, Alberto Lupo e Andrea Bosic. Attrice personalissima ed inquieta lavora con vari registi sempre portando il suo apporto intelligente e costruttivo in spettacoli importanti. Fonda con Calenda, Proietti e Virginio Gazzolo il Teatro Centouno a Roma (1965). È in I lunatici di Murray diretto da Ronconi (1966), nel Woyzeck di Büchner (1967) diretto da Cobelli per la Comunità Emilia Romagna da lei fondata insieme alla Aldini e a Virginio Gazzolo (con il quale forma un sodalizio artistico per anni), in La vita è sogno di Calderon e nel Precettore di Lenz-Brecht diretti da Guicciardini (1967); a Spoleto, nel ’68 in La finta serva di Marivaux, regia di Chéreau, ancora con Cobelli in Antonio e Cleopatra (1972) e il goldoniano Impresario delle Smirne (1975); per lei Testori scrive Machbetto , dove a fianco di Franco Parenti ha modo di riversare nella feroce sensualità della Lady tutta la sua ricchezza di registri che vanno dai toni ironici e grotteschi a quelli tragici; è Clitennestra (all’Olimpico, regia di Sequi) nell’ Elettra di Hofmannsthal. Passa da A. Trionfo ( Ettore Fieramosca da D’Azeglio,1972) a M. Missiroli ( Tartufo , 1975) a O. Krejca ( Le supplici , 1977); nel 1979 è al Piccolo di Milano protagonista con Carraro de Il temporale di Strindberg (altra assoluta affermazione); nell’83 fonda con Emilio Isgrò le Orestiadi di Gibellina, protagonista per tre anni nel ruolo di Clitennestra. Nel ’90, a Taormina è una splendida protagonista di Agonia di Luisa di Wilcock (regia di Gagliardo) e ancora La lupa di Verga (regia Perlini) alle Panatenee (1993), Lucrezia Borgia di Hugo, regia di Reim ripreso da Raidue (per Palcoscenico ’94) e Nostre ombre quotidiane di Norën diretto da Sequi al festival di Benevento nel 1997.