Bel Geddes

Norman Bel Geddes subì l’influenza di Craig e di Appia, soprattutto nell’uso di volumi geometrici antinaturalistici (ma al naturalismo appartiene una delle sue scene più famose, quella per Strada sbarrata di Kingsley) e nell’impiego creativo delle luci, e diede forse la prova più alta del proprio talento collaborando con Reinhardt per Il miracolo (1924) di Volmoeller. Fu anche apprezzato disegnatore industriale, scenografo per i film di De Mille e per le riviste sul ghiaccio di Sonja Henie, nonché ambizioso e frustrato progettista di una Divina Commedia da realizzare in un anfiteatro appositamente costruito.