Baliani

Formatosi nell’ambito dell’animazione teatrale e del teatro-ragazzi, Marco Baliani fonda nel 1975 il gruppo Ruotalibera insieme a Tiziana Luccattini e Maria Maglietta con cui produce fra l’altro Rosa e celeste (1983) e Oz (1986). Nel 1991 costituisce con M. Maglietta (sua moglie e stretta collaboratrice), la compagnia Trickster-Bricconi Divini e realizza due anni dopo Piccoli Angeli (premio Stregagatto) in cui la poetica delle piccole cose s’intreccia con un sguardo attento alla dolente marginalità dei vinti. A partire dal 1988 inizia ad approfondire la ricerca sulla narrazione orale e realizza come attore-narratore Storie (1989), Kohlhaas da Kleist (in collaborazione con Remo Rostagno, 1990), spettacolo esemplare sia sul piano attorale che drammaturgico, Frollo (1993) e Tracce (1996), sorta di conferenza narrativa sui temi dello stupore e dell’incantamento. La ricerca sulla narrazione porta B. regista a sviluppare anche negli spettacoli con più attori – fra gli altri il bellissimo Corvi di luna da Calvino (1989), Memoria del fuoco da Galeano (1992), Peer Gynt di Ibsen (1995), Migranti , collage di storie sul Mediterraneo (1996), Gioventù senza Dio di Horváth (1997) – un impianto drammatico epico-corale e una metodologia di lavoro attorale centrata sull’ascolto e sulla costituzione di un ensemble unitario, capace non tanto di interpretare quanto di fare esperienza e contribuire creativamente, attraverso l’azione fisica e il racconto, alla `mappa drammaturgica’ fatta di situazioni, azioni, canti, movimenti coreutici, narrazioni che costuisce gli spettacoli del regista-drammaturgo. All’attività registica B. unisce per lungo tempo quella di formatore dapprima in ambito educativo – proprio dal lavoro di animazione narrativa con gli insegnanti nasce la pubblicazione Pensieri di un raccontatore di storie – e poi prevalentemente in quello teatrale con la realizzazione del progetto formativo (1996, 1997, 1998) I porti del Mediterraneo , affidatogli dall’Ente Teatrale Italiano, e condotto con un gruppo internazionale di giovani attori. Conessi a una poetica della memoria e a una costante riflessione sulla crisi del tessuto politico e civile sono Antigone delle città (1991 e 1992), azione teatrale corale nelle piazze di Bologna per l’anniversario della strage, la trilogia realizzata nei forti del Trentino sulle vicende della Grande guerra, tra cui Come gocce di una fiumana (1994), e il racconto autobiografico della generazione extraparlamentare del delitto Moro in Corpo di stato (nato come progetto televisivo ideato e curato da Felice Cappa per Rai due, trasmesso in diretta il 9 maggio 1998, regia teatrale Maria Maglietta, regia televisiva Eric Colombardo).