Apollonio

Dalla sua cattedra all’Università Cattolica di Milano creò una vera e propria generazione di studiosi nel campo della drammaturgia. A lui dobbiamo, oltre una fondamentale Storia del teatro italiano (1938), una serie di volumi monografici su Metastasio (1930), Alfieri (1930), Goldoni (1932), Shakespeare (1941), Molière (1942). Nel 1954 fondò la rivista “Drammaturgia”, i cui scritti fino al 1954 sono stati raccolti in volume (1993). Nel 1956 pubblica un altro testo fondamentale: Dottrina e prassi del coro , che rappresenta la teorizzazione di un’idea di teatro, di cui il coro è inteso come pluralità estetica, come momento riassuntivo di un processo dialettico che coinvolge autore e attore e che si identifica col pubblico; quindi coro come partecipazione, come disponibilità del gruppo, come momento di comunicazione. Fu vicepresidente del Piccolo Teatro di Milano e lavorò a fianco di Paolo Grassi e Giorgio Strehler; fu anche drammaturgo, scrisse vari drammi: La Duse , Alcibiade , Apocalisse secondo San Giacomo , Studio per l’Antigone , dove ripropone il grande tema del contrasto tra legge naturale e legge politica, in una forma sperimentale.