Akimov

Dopo aver frequentato a Pietrogrado la scuola per scenografi diretta da M. Dobuzinskij e A. Jakovlev, Nikolaj Pavlovic Akimov lavora in vari teatri di Pietrogrado (dal 1924 Leningrado) firmando scenografie di grande originalità e di nitida precisione. Nel 1929 debutta nella regia con un dissacrante e contestatissimo Amleto (Teatro Vachtangov a Mosca), ricco di soluzioni grottesche e inattese. Dal 1935 al 1949 dirige a Leningrado il Teatro della Commedia, orientandosi verso un repertorio di qualità, con intelligente equilibrio tra classici e contemporanei (La dodicesima notte di Shakespeare, 1938; Il cane sul pagliaio di Lope de Vega, 1939; L’ombra di Švarc, 1940; L’isola della pace di Petrov, 1947). Dal 1951 al 1954 dirige il Teatro Lensovet, per poi tornare nel 1955 al Teatro della Commedia che dirige fino alla morte, continuando, accanto al lavoro di regista, quello di scenografo e di disegnatore (i suoi affiches sono nei maggiori musei teatrali della Russia): i suoi spettacoli hanno uno stile inconfondibile, dove la leggerezza si fonde con l’intelligenza e l’ironia; le sue scelte di repertorio, in anni di pesante reazione e di grigia uniformità, si segnalano per coraggioso anticonformismo (le ripetute messinscene di un autore emarginato come Švarc, o le riprese, sorprendenti per freschezza e attualità, di classici come Cechov, Suchovo-Kobylin, Saltykov-Šcedrin).